Tuesday, October 23, 2007

Cara mia famiglia



“Ehi!! Sono già venuti i poliziotti e abbiamo già denunciato che una giapponese è stata derubata!!!”
È uno scherzo.
Ma ho iniziato questo lavoretto senza avvisare nessuna delle mie care compagne di appartamento.
Sono passati già ben 4 giorni da quando ci eravamo viste l’ultima volta.

Abito con 3 ragazze italiane.
Ci siamo conosciute tramite l’avviso di “porta portese” due settimane dopo che ero arrivata a Roma l’anno scorso.
È il mio primo lungo soggiorno in Italia, vivendo con loro ho imparato varie cose.
La vita, la cucina, i costumi, gli uomini…

È iniziato il 2007 con i fuochi artificiali sulla nostra terrazza.
Sono venuti decine di amici e abbiamo fatto una bella festa.
Le lenticchie, lo zampone, una passeggiata nel centro di Roma…
Mentre ancora stavo per adattarmi alla nuova vita,
mi hanno mostrato come sono il natale e il capodanno per gli italiani.

La vita non è sempre facile, quando torno a casa con i pensieri o le preoccupazioni,
mi aspettano con gli insetti finti o le maschere strane per farmi spaventare
e mi cucinano come se non fosse niente di particolare.
“Devi mangiare almeno qualche cosa”
Come fossero le mie mamme.

La festa della donna : eravamo pazze e abbiamo (hanno / perché non so ballare^^# ) ballato
tutta la notte con le mimose tra i capelli dicendo
“Dimentichiamoci!”
Non mi lo ricordo di che cosa ormai, ma
ogni tanto vogliamo dimenticare qualche cosa.

L’estate in Puglia : mi hanno invitato a casa loro.
La terra fertile e il paesaggio incantevole, che non dimenticherò.
Giocavamo tutti : i suoi amici, le famiglie e i parenti.
“Sai? In vacanza, non facciamo nulla”
Che dici non è bello? Durante il soggiorno, infatti abbiamo fatto tante cose,
ma seguendo i loro modi mi sono sentita un ottimo rilassamento per svuotare il cervello.

Sulla mensola della cucina, stanno allineando i liquori, una piccola collezione nostra^^
So che di solito non bevono loro.
Quando si presenta unica occasione per bere, dobbiamo riunirci in cucina per alzare i nostri gomiti.
“Vaffanculo!!”
Care mie, siete tanto giovani e belle e anche d’ora in poi avrete tante belle storie.

Qui chi vuole cantare canta, chi vuole piangere piange.
Da quando abbiamo cominciato a vivere insieme, questa atomosfera sempre lo stessa.
È naturale, aperta e molto calorosa…

Quante volte mi hanno aiutato i loro sorrisi,
quante volte mi ha fatto rassicurare stare con loro.
Mia cara famiglia in Italia.

“… Una sera con un’amica, un’altra sera con un amico, ok, ma, perché? perché?! sei uscita senza avvisarci di N-i-e-n-te!!!”
Ancora si stava arrabbiando.
Cara mia, un giorno quando dovrò partire da qua, quanta mancanza sentirò.
Ancora non ci penserei, ma sono davvero felice di avervi potuto conoscere.

Thursday, October 11, 2007

Little Asia della mia vicinanza

Finalmente anch’io…sono stata battezzata…
È accaduto in un attimo.
Alla scala mobile della stazione termini, una signora con una lunghissima gonna e dai lunghissimi capelli, mi è passata di lato violentemente.
Un attimo dopo, mi sono trovata che erano scomparsi il portafoglio e il mio carissimo portafortuna del “Tempio - Kiyomizu” a Kyoto.
Non trovo altre parole : è stata bravissima.

Dunque dopo questo, ho deciso di cominciare un lavoretto come una cameriera.
Ma posso dire anche che ho avuto una buona occasione.
Perché fino ad adesso stavo pensando se farlo o non farlo,
“vorrei avere un po’ di soldi” ma nello stesso tempo “vorrei avere anche il mio tempo”
Ma è così, ho deciso.

In un ristorante giapponese : dalle 8 alle 11 di sera
I cuochi e i proprietari sono tutti cinesi simpaticissimi^^
Ogni tanto giochiamo tra di noi parlando sia in giapponese che in cinese.
“l’importante è non dire ai clienti che non siamo giapponesi.”
La prima sera la proprietaria ha insistito su questa cosa.
La capisco, ma l’importante è che cucinano bene.
Infatti tanti fanno complimenti dopo mangiato e ritornano.
Il capo cuoco dedica alla cucina giapponese più di dieci anni.
Solitamente in un paese che non è quello di origine,
è impossibile o non c’è bisogno di realizzare i sapori originali perfettamente.
La loro cucina comprende anche un po’ di cinese, che è buono.
Ad esempio in giappone, ormai tanti ristoranti italiani offrono anche i piatti creativi e il caesar salad è ormai un loro piatto tipico. Ci ritorniamo senza dubbio perché sono buoni.

Mi piace anche un’altra cosa.
Qui posso indossare il kimono.
Solo poche ore al giorno, la mia mente torna in giappone…
Quando ero piccola, mia madre insisteva a farmi praticare la vestizione del kimono,
che non è stato nemmeno interessante e pensavo sempre di scappare,
ma ora dovrei assultamente ringraziarla.
Che tranquillità…

Sotto la luce arancione e soffusa,
i clienti mangiano i piatti con sorrisi usando i bastoncini elegantemente,
le chiacchierate per presentargli la cucina o la cultura nostra sono sempre piacevoli.
Ogni volta che passiamo in cucina prendiamo il tè per inumidire le gole
a volte quello giapponese e a volte quello cinese,
le musiche tradizionali mi provocano sempre un ricordo di “Old – Karaoke pub” delle città in Cina…
Qua, ho lo stimolo in parte per l’esotismo e in parte per la nostalgia,
tra le quali l’equilibro è perfetto.