Saturday, November 21, 2009

Andiamo a Firenze con GENKI JAPAN!

Il direttore di una piccola stazione televisiva finta che sta sempre scappando da qualcosa, gli intrattenitori dinamici e appassionati che sono serviti da cavia di un virus all’ospedale per due settimane per guadagnare i soldi per il viaggio, un giovane regista che adora le opere letterarie di Mishima Yukio(三島 由紀夫), una venditrice dei biglietti d’ingresso del Santuario di Nikko (日光東照宮) che è una brava creatrice di amicizie, le studentesse amorose e timide che hanno deciso di viaggiare all’estero per la prima volta a quest’occasione anche volendo qualche cambiamento su se stesse, l’ex membro del comitato “Olimpiadi 2016 a Tokyo” che ora è sciolto e sta cercando il prossimo scopo,.....Se ci fossero qui il regista Mitani Koki (三谷幸喜) o il regista Kudo Kankuro(宮藤官九郎), farebbero immediatamente un film facendoli protagonisti.
Sono tutti i partecipanti del tour con cui viaggerò per 7 giorni a Firenze.

Il tour è stato progettato da “GENKI JAPAN (元気ジャパン)” . Andremo a Firenze la fine di questo mese per una rassegna di cinema giapponese e delle manifestazioni relative.
“GENKI JAPAN” significa “Forza Giappone!” in italiano. È lo slogan di una seria delle attività loro che vengono svolte dai diversi posti dal 2003. Non è né un’assosiazione né un’organizzazione, ma un’unità che viene creata in volte in volte dai diversi volontari. Fanno la festa di danze, l’attività di ECO, gli invenzioni dei nuovi prodotti locali ...ecc, trattano qualusiasi soggetto che può essere interessato.
L'unico obiettivo comune di tutti gli avvenimenti è incoraggiare il Giappone.
Ovviamente questo risuona a se stessi.

L’obiettivo bravo a parte, vorrei argomentare qui le mie giornate piacevoli^^
Ogni volta che li telefono, molti di loro stanno dormendo o sono in fondo della montagna, o da qualche parte molto ventuosa o in un ospedale. Ho semple difficoltà di avere le communicazioni normali con loro. Se lacsio messaggio, nessun mi richiamano.
Arrabbio? No, anzi mi sono goduta pienamente il loro umanesimo. Se la linea collega miracolosamente, cominciano a parlare le cose personali invece di affare.

Portiamo anche i kimono, gli strumenti musicali e i costumi tradizionali, dei ingredienti giapponesi per offrire la vera gastronomia semplice della Provincia di Yamagata(山形) . Ma anche questi ci aspetterà la scena drammatica allo sportello dell’Alitalia il giorno della partenza visto che il nostro budget per la costo di spedizione è molto limitato.
Non direi che siamo un gruppo raffinato, ma l’emozione così forte che sto provando vesro atterrare all’Italia è senza dubbio grazie a loro.
Partiamo tra 5 giorni.

*Ben venuti alla festa di cinema giapponese. I 11 film selezionati seguenti si può godere gratuitamente.
(il calendario è stato citato dal blog di Paolo-san “童夢”, Arigatoo)

INAUGURAZIONE VENERDI' 27 NOVEMBRE 2009 - prenotazione obbligatoria
18:30 INAUGURAZIONE RASSEGNA
20:30 TSUMIKI NO IE durata 13 minuti
21:00 OKURIBITO durata 130 minuti

PRIMO GIORNO SABATO 28 NOVEMBRE 2009
17:00 PRESENTAZIONE DEL FILM MIYAGINO con il regista Tatsuji Yamazaki
17:30 MIYAGHINO durata 113 minuti
intervallo
20:00 TONARI NO TOTORO durata 86 minuti
intervallo
22:00 ZA MAGIKKU AWA durata 136 minuti

SECONDO GIORNO DOMENICA 29 NOVEMBRE 2009
17:00 TSURIKICHI SANPEI durata 118 minuti
intervallo
19:30 TSUMIKI NO IE durata 13 minuti
intervallo
20:00 AKIRES TO KAME durata 119 minuti
intervallo
22:15 HULA GARU durata 108 minuti

TERZO GIORNO LUNEDI' 30 NOVEMBRE 2009
17:00 WANKO THE MOVIE durata 100 minuti
intervallo
19:00 BUTAGAITA KYOUSHITSU durata 109 minuti
intervallo
21:00 BYOUSOKU 5 CM durata 63 minuti

Per informazioni e approfondimenti rimando al sito dell’evento: Rassegna Giappone.com
 

Monday, September 14, 2009

Un annuncio

Il 21 ottobre si svolgerà il seminario di “Invito al Viaggio” all’Associazione Italo- Giapponese. Sarò lì come una parlante grazie all’invito dell’associazione anche questa volta e conta la terza edizione. Non immaginavo che duri fino a questa volta. Forse mi sto emozionando ora di più di quando ho ricevuta la prima richiesta.

Succesione della prima tema “Costa Amalfitana in Campania” e la seconda “La strada di enogastronomia in Piemonte”, il terza tema sarà “Liguria”. Tra i 20 regioni dell'Italia ci sono i posti preferiti a cui vorrei ritornare e quelli che conosco solo i nomi e un giorno vorrei visitare. Finché avrò l’occasione come questa gli vorrei introdurre uno per uno mettendomi l’anima. E spero di trascorrere tutti insieme un pomeriggio gradevole.

La sera invece avrò una nuova esperienza : la piccola intervista su “il soggiorno in Italia e lavorare in Giappone.”

Mi pareva che un po’ strano qualcuno viene ad ascoltare la mia vita e il mio rapporto attuale con Italia, ma sarò lieta se potrò essergli utile tramite il racconto delle mie esperienze e i miei pensieri.

Già mi davano i fogli di domande e con cui ho provato un po’ di lacrime per la nostalgia.
10 anni sono già passati dal mio primo incontro con Italia.
Forse a certe domande non potrei comporre in frase.

“Più che altro mi interessa la tua vita privata, hihihi”
L’intervistatrice programmata è sempre così giocosa ma è veramente graziosa. Dovrei chiamarla la regina di relax^^ è molto colta, ha un buon cuore caloroso e una bravissima osservatrice.

Per fare l’incontro preliminare è venuta alla nostra agenzia e ha tirato magicamente le mie parole. l’incontro durava più lungo quanto previsto.
“Caffè?”
“Per caso vi servirei?”
Il nostro capo spesso ci ha interrotto curiosando e preoccupandosi.
Perché è sempre così carino^^?

I fogli li ho fatte e ci siamo salutate.
“Ah, sta dimenticando i fogli, ecco.” io.
“No grazie, tanto non lo leggo. Oggi è stato interessante parlarti e ti domanderò le altre cose, quello che mi viene in mente la sera propria.” lei.
Quanto mi piacciono lei e la battuta con lei.

Seminario : “Invito al Viaggio- Liguria-”
mercoledì 21 ottobre 2009
Ora:15.o0 - 17.00
Seminario : “Lavoro e le esperienze in Italia ”
mercoledì 21 ottobre 2009
Ora:19.00 - 21.00
Luogo:Associazione Italo-Giapponese Tokyo, Giappone

Tuesday, September 8, 2009

La mia estate del 2009

È passata la mia estate del 2009 in un baleno senza aggiornare neanche un posto...
Mi dispiace che non ho scritto nemmeno una pagina nonostante che avessi provato una tenerezza calorosa durante il mio viaggio intenso in Italia alla metà di Agosto, nonostante che avessi sfidato per la prima volta un’esame a cui sognavo da quando ho cominciato a studiare la lingua italiana.

Forse sono stata troppo conservatrice su questi.
In compenso oggi racconterò su una vicenda impersonale ma mi ha colpita di più in quest’estate.

È baseball del liceo.
Se si dice "Koshien" esso è lo stadio del sogno.
Ogni estate il torneo nazionale di baseball viene eseguito allo stadio che si chiama Koshien (甲子園) nella Perfettura di Hyogo(兵庫), dove tutti i giocatori studenteschi sognano di esserci per le fasi finali dei campionati.

A ogni Provincia una rappresentativa viene scelta all'eliminatoria.
Quest’anno nella nostra Provincia Niigata ha ottenuto questo posto Liceo Nihon Bunri (日本文理高校) che non aveva mai vinto al Koshien, ovvero uno sfidante completo.
Ma, quei ragazzi realizzeranno magnificamente un'attività inaspettata.

Il 15 Agosto, hanno conseguito la prima vittoria. Il 21 Agosto, meravigliosamente sono giunti in semifinale, una splendida impresa. A quel punto hanno fondato un nuovo ricord come una squadra niigatese.

E il vero dramma ci aspettava ancora al finale il 24 Agosto, alla scena che stava finendo la partita.
La prima metà di ultimo inning, due out. I punteggi erano 4-10 (Nihon Bunri- Chuchodai Chuoo) Se vince l’avvisario un altro strike, la partita sarebbe finita.
Molti avrebbero già sentito la sirena che segna la fine della partita tranne i ragazzi intreressati.

“Comunque un hit”
è loro solito slogan.Nessun giocatore non perdeva né il coraggio né la concentrazione.

D'un tratto è balzato uno hit con una linea arcurata....!
Comincia a essere eccitati gli spettatori.

Il prossimo battitore ha seguito...!
Quel punto hanno ricuperato due punteggi.

Si dice che allo Stadio vive un diavolo. Dead ball, four ball, nelle situazioni disperate stavano succedendo le cose incredibili.
Un'altro....!

A quel punto si vedeva il tebellone che segna 9-10, scarto di 1 punteggio.
Molti avrebbero cominciato a credere il "miracolo".
Il corridore sta al terzo base e il battitore mira ancora un altro hit.

Ha battuto...........................!

L'ultima palla partita dalla mazza è stata presa immediatamente senza rimbalzare ed abbiamo sentito la vera sirena.
L'estate è finita.
Gli applausi sono stati rivolti a tutte e due squadre.
(Io le lacrime non potevo smettere per giorni...T_T forse anche perché sono una niigatese, probabilmente sì^^:)

“Al nono inning – due out”
Siamo il popolo del paese di baseball. Usiamo questa espressione per esprimere la situazione in cui ogni speranza è svenita.
Invece quei ragazzi meravigliosi ci hanno incarnato che da li possiamo cominciare.
Chiunque, da qualsiasi momento ed in qualsiasi situazione.

I sguadri assorti dei giocatori che seguono la palla appena colpita.
Tra i tanti momenti entusiasmati di una seria di questo dramma forse sono i momenti che mi piacciono di più.

Citazione da Youtube "Il nono innig del Finale di Koshien 2009 : Nihon Bunri- Chukyodai Chukyo"
http://www.youtube.com/watch?v=bEiNB46Ju7w&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=qOLPBRc8IPc&feature=related
http://www.youtube.com/watch?v=wd3GoiU9h28&feature=related

Thursday, July 23, 2009

L'eclisse - spettacolo del cielo dopo 46 anni

Il 22 luglio del 2009 verso le 11:00 di mattina, dopo 46 anni si è vista l'eclissi in Giappone.

Purtroppo il cielo era nuvoloso e purtroppo io ero a Tokyo e non sulle isole a sud-ovest, ma con questo spettacolo del cielo non potevo fare a meno di emozionarmi.


(NHK: Trasmissione dal vivo dall'Isola, Io-jima)http://www.youtube.com/watch?v=kYhFdKzq6rM

le prossime eclissi in Giappone vengono previste il 2 settembre del 2035 nella regione di Kanto settentrionale (北関東) e in quella di Hokuriku (北陸)

Chissà dove sarò e come lo sentirò... ^^

Sunday, July 12, 2009

Kimono ed Io

Questo pomeriggio verrà da me una mia cara amica e faremo una lezione di kimono: Come si indossa il kimono.

“Indossalo come se fosse la tua propria pelle”.È un detto sul kimono che mi è rimasto impresso .Cioè più volte lo si indossa, più lo si assorbe sulla propria pelle e ci si sente a proprio agio. Non si sentirà più l'abito.
“Pratica mille volte e vedrai che il tuo corpo spontaneamente ricorderà il movimento e la comodità.”Questo è quello che mi diceva mia madre mille volte. Me lo ricordo nostalgicamente e quasi quasi comincio con le piccole preparazioni prima che arrivi la mia amica.

Sono nata in una famiglia che gestiva un negozio di kimono dall'epoca del mio bisnonno. Mia nonna indossava il kimono quotidianamente invece mio nonno, raramente lo indossava e dipingeva sempre dei disegni di bambù. Ogni tanto gli amici mi prendevano in giro dicendo “è una giungla?” per i troppi dipinti di bambù che erano nel negozio e anch’io ho creduto fino a un certo punto che il suo mestiere fosse anche quello di pittore.
Per me il kimono era una esistenza vicina e lontana. Direi che lo affrontavo con un sentimento un po' complesso. Una forte emozione è sempre complicata.

Nei miei ricordi di infanzia, ancora i kimono erano vestiti a malapena collegati con la quotidianità. I clienti venivano nei negozi e prendevano i rotoli di tessuto senza cerimonie e li sceglievano da soli chiacchierando. Ovviamente i materiali sono non solo la seta ma anche lana, cotone, lino ...per poterli adattare alla vita quotidiana.

Poi è arrivato un periodo in cui molti consideravano il kimono come vestito cerimoniale. L'interessante è come si vendeva e come si compravano i kimono. Non molti andavano nei negozi di kimono direttamente per acquistarlo ma c'erano certe fasi.Alla base che il kimono è il vestito della inquotidianità “Che cosa è il kimono?” cominciava il discorso da qui. Ogni negozio organizava le vendità promozionali o seminari, anche i viaggi per i luogo di produzione per attirare e sensibilizzare i clienti. È interessante seguirlo, ma allo stesso tempo dobbiamo stare attenti perchè esistono anche le manifestazioni organizzate da chi ha interesse solo per i soldi.
Comunque, mi piace soprattutto visitare i luoghi di produzione e parlare con gli artigiani. Anche perché mi piace semplicemente viaggiare nei diversi luoghi che non ancora conosco^^, ma in Giappone ogni località ha il suo kimono speciale basato al suo clima o ai prodotti locali, anche alle caratteristiche delle persone. Un po’ come l'antropologia di una piccola isola. I miei preferiti sono Shibori (絞り) di Aichi e Bingata(紅型) di Okinawa, ed recentemente i finissimi disegni di Komon(小紋) di Tokyo.

Negli ultimi cinque dieci anni, si è cominciato a vestirsi e a divertirsi con i kimono in modo più familiare in modo “fashion”. Non sono poche le occasioni in cui incontro bei personaggi che vestono i kimono a modo loro sulle strade. L’altro giorno anche un giovane collega ha portato lo Yukata in ufficio per uscire con gli amici dopo il lavoro^^

Non sono una specialista, neanché l’ho mai sentito che sia come la mia pella.Solo direi che sto per sentirlo e ecco perché ogni volta che lo vesto mi piace di più. Sarei contenta se potessimo divertirci e approfondire insieme a passo nostro.

Alle 14 abbiamo fissato l’appuntamento. Non per divertirci con un “afternoon tea” ma già nel frigo sono pronti i chou à la crème stagionali di “ beard papa’s” che ogni giorno mi stregano con il loro odore alla stazione di Shibuya.
Meglio avere più motivazioni^^

Thursday, June 11, 2009

*Felicitazioni Grandissimi*

Il 7 Giugno al Campidoglio a Roma, è nata una felicissima coppia Claudia & Yuichiro.
Il cielo aveva impressionatamente l’aspetto della coppia. Cioè è coperto dalle nuvole cariche di pioggia (lo sposo è cosidetto “l’uomo di piogge”) con il sole brillante (invece la sposa è “la donna di sole”). Anche il cielo componeva l’armonia fantastica^^ .
Sapevo che un giorno venisse quel giorno? O la grande sorpresa che non immaginavo?
Come dire? A me sono stati tutti i due^^

Roma, Sardegna, Tokyo... il loro amore hanno volato ore e ore, e volte e volte. La felicità che finalmente possono vivere insieme per sempre non potranno esprimere con nessuna parola.
Ora basta vedere i loro felicissimi sorrisi che raccontano tutto.

Esprimo anche il mio grande gioia ai fantastici blogger Nico-chan & Shiho-chan, Mario-san & Mizuho-san & Sayuri-chan, Gianluca.-san e Kanako-san, Tore-san & Chiaki-san ed altri tanti cari amici con cui avevo passato il tempo caldo insieme. Sono stata molto felice rivederVi e essere fra voi.

Tra le tutte le scene bellissime mi rimane di più è forse il momento del giuramento.
Gli sposi sembravano che un po’ si sentessero imbarazzati, ma con le parole chiare tenendo lo sguardo fisso davanti.
Per me adempiere la testimona è stato per la prima volta nella mia vita. Ed è forse la prima e l’ultima, penso. È stata una esperienza preziosa.

3 notti e 5 giorni, il mio viaggio è davvero volato. Ma ogni scene e i sorrisi delle tutte le persone care mi ritornavano come un caleidoscopio all’aereo di ritorno.

Geme-chan & Yuichiro-san 本当におめでとう
Vi auguro di cuore un futuro radioso, ricco di amore e felicità!
末永いお二人のお幸せを心からお祈りしています☆

Friday, May 8, 2009

新緑の季節 ― con i germogli vigorosi

I verdissimi alberi, il profumo di germogli e di terra.I giorni di vacanza consecutivi in Maggio, che noi lo chiamiamo “Golden Week”, sono stata a Niigata per 5 giorni.

Questa volta mi aspettavano gli incontri nostargici e le attività all’aperto. Proprio nella stagione in cui gli alberi rinverdiscono, mi godevo pienamente venti freschi con i paesaggi verdeggianti e i suoi vigori.

Il fiume Shinano (信濃川), il fiume più lungo del Giappone, scorre attraverso la città Niigata. Sull’argine erano allineati centinaia di Koinobori (こいのぼり). Le sue figure che sventolavano vivamente sembravano che i bambini attivi stassero volando verso il cielo. Da quando mi piace così la natura del mio paese? Abbiamo bevuto la birra spina sotto il cielo e raccontato su un piccolo sogno di avere Mame-Shiba(豆柴 una specie di cane giapponese, piccolino^^ ) per passeggiare insieme un giorno

Una serata con gli amici cari.
Oltre i piatti deliziosi e la piacevolezza della serata, sono stata colpita del loro entusiasmo verso il proprio sogno e il fatto che stanno realizzandolo vigorosamente come germogli.
Sono contentissima per loro e li auguro un bellissimo futuro di cuore☆

Come ultima vegetazione fresca, vi presento una angeletta, Kanade-chan (奏ちゃん) che sta dormendo pacificamente.
Solo 10 giorni dopo la sua nascita.

È la figlia di una mia carrissima amica con cui lavoravo insieme per le lezioni di lingua giapponese per anni. Abbiamo cominciato insieme e eravamo “bigginer”. Le giornate di molti tentativi sono un ricordo caro. Vederci è stato dopo 3 anni.
Ho saputo che ormai molti menbri che lavoravano insieme hanno dovuto scegliere le strade sue e ora lei lavora lì come rappresentante con il suo solito entusiasmo e l’amore.
“Si cambia e si nasce o si rinasce così, ma c’è anche cosa che non cambia, fufufu”
il sorriso gentile è stato solito e ha guardato su un grandissimo albero al suo giardino. È una grande amante del nostro paese.
è raro avere l’albero cosi grande al giardino privato e passare per ore solo guardare gli albergi e le erbe. Ma in realtà il tempo è volato.

“Ah! non dovrebbe mancarci il sake^^” mi ha strizzato l’occhio in maniera complice con il corpo dopo una settimana dal parto.
È stato l’ultimo giorno del mio soggiorno e ero molto contenta di vederela.
Alla prossima brinderemo sicuramente.

Sunday, April 19, 2009

Oasi della metropoli, una mostra per inseguire chi siamo

La Domenica a Nishi-shinjuku(西新宿) è silenzioso. Non si potrebbe immaginare il chiasso dei giorni feriali. Sono venuta questa zona oggi per visitare un’esposizione.
Già il verde nuovo era splendidissimo, sette anni fa quando lavoravo in questa zona non melo ero accorta della bellezza neanche tranquilità con il venticello. Ancora un po’ di tempo ce l'avevo prima dell'appuntamento, mi crogiolavo al sole e anche ho fatto un po’ di pisolino^^ Erano i turisti o le famiglie che passaggiavano piano oggi invece di impiegati sovraccarici.

L’esposizione viene fatta a “Epsite” di Mitsui Bulding(三井ビル). E il tema è “Chi siamo noi giapponesi?, dalla Penisola Kunisaki (国東半島) ” .
La Penisola Kunisaki si trova al nord dell’Isola Kyoshu(九州) e (non lo sapevo fino ad oggi ma) sono rimasti ancora oggi i folclori tradizionali e misteriosi e la credenza popolare tramandati più di mille anni. Vengono esposti i costumi e i riti al tempio, a casa, nella stagione di raccolta, funerari...ecc.
Forse un tempo questa tradizione la avemmo un po’ di dapertutto del Giappone? La prima impressione che ho provato è una grande simpatia. Mi sono ricordata delle mie giornate con bisnonna e quello che mi racontava nella mia infanzia. E poi come la secondaria mi è venuta un po’ di tristezza. Non so perché. I riti sono ameni e impellenti ma questo mi ha provocato un po’ di tristezza. Forse è la tradizione ininterrotta dall’epoca in cui si è dovuto a malapena vivere. Le preghiere sono impellenti e dietro alcuni riti si può anche intravedere qualche tabù.
Ho girato 2, 3 volte ritornando e riguardando fisso.

“Senza religione? Anzi abbiamo otto milioni di dei”
La discrizione sull’ultima parete diceva.

Non ci sono tante occasioni di guardarci con il punto di vista di “shintoismo” e altre “credenza popolare”
Chi siamo? È stato molto interessante.

cf) “Otto milioni” è un detto per esprimere innumerevolità e se si dice “Otto milioni di dei” significa “i numerosi di dei dello shintoismo” ^^

Saturday, April 4, 2009

Grazie alla prima intervista

Un anno è passato da quando sono tornatra in Giappone.
L’anno scorso già vedevo ogni mattina piena di fioritura del sakura dalla finesra di Odakyu Line(小田急線). Invece quest’anno ancora no. Rimanevano gli ultimi freddi e eravamo in sospeso per godere la punta di primavera. Ma il sakura lo amo a ogni momento, i boccioli che ho ammirato giorni fa al parco di Ueno(上野公園) stavano fiorendo e sono stati bellissimi.

Giorni fa ho avuto una mia prima esperienza come l’interprete grazie al cielo. È stato proprio grazie al cielo perché non so da dove e perché è arrivata a una persona come me^^: Ma ero molto emozionata di sfidarla.

Ho fatto due interviste dal giapponese all’italiano e viceversa. Oltre i vocabolari necessari ho notato subito una cosa principale: Interpretare e la conversazione normale sono due cose fondamentalmente diverse. Momentaneamente con le parole giuste al posto del parlante, altrimenti al prossimo momento già ha un altra faccia e un altro umore. è prendere il momento e molto delicato.

Lo sconfitto, l’illuminazione, forse tutti i due. Giorno dopo già stavo bussando la porta dell’associazione per chiedere l'informazione dell'iscrizione. Purtroppo l’esame d’ammissione è già finito nei primi giorni di marzo ma ci ho provato. Hanno carinamente arranggiato, come “l’arte di arranggiarsi” che mi piace^^

Il giorno d’esame, il professore mi ha fatto interpretare un pezzo di documentario su “Genji Monogatari(源氏物語)”, una delle opere letterarie rapresentative nell’epoca Heian(平安), dal giapponese all’italiano e un pezzo del trasmesso in diretta dal Foro Romano dall’italiano al giapponese.

Dopo ha commentato:
Non è tanto male dall’italiano al giapponese, ma mentre invece il contrario, non lo posso contare sugli occhi.

Sono stata scioccata, sì >_<. Ma è vero. Anzi grazie a quell’occasione di riflettere, ho potuto capire chiaramente quello che ho fatto e quello che non sono riuscita a fare all’intervista.

Interprete: Non dire quello che non ha detto, ma allo stesso tempo a volte non basta interpretare la lingua solo letteralmente.
Una delle parole impressionanti di quella sera.
Solo una mezz’oretta di colloquio, il professore già mi insegnava alcune cose importanti.

“Perdonami, l’esame è diventato come la lezione, ahahah!”
Ha riso un po’ alla fine sciogliendo la tensione e questo nello stesso tempo è stato il permesso di iscrivermi al corso.

Da dopo domani comincierò a frequentare il corso.
Non solo per interpretare ma anche per allargare la mia espressione sarà molto interessante. Inoltre se ci penso bene, mi serviva proprio l'occasione di imparare come in questa maniera dopo un anno dal ritorno dall'Italia.
Grazie all’intervista.

il giorno precedente che dovrebbe essere rilassante che farò^^?
Forse andrò a vedere gli ottimi sakura, visto che il mio sito preferito dice che doamani fioreranno pienamente.

Saturday, March 7, 2009

Piemonte - il confine tra il quotidiano e l'inquotidiano

All’arrivo alla stazione di Asti alle 9:25 di mattina mi sono coperta bene per proteggermi dal freddo e la nebbia sospendeva nell’aria. il sig. Compaesano mi aspettava all’uscita e ci siamo salutati. Il posto a cui dovevamo partire è dove vive lui, Costigliole d’Asti.

Viaggiare è come l’incontro con il quotidiano e l’inquotidiano. Per chi viaggia, la distinazione è un mondo nuovo e sconosciuto, mentre invece chi vive proprio lì non è niente altro che la quotidianità. Se uno viaggia nel posto e dopo magari decide a viverlì, quell’inquotidiano all’improvviso diventa il quotidiano.

Perché questo discorso?
Perché il posto dove ho visitato questa volta aveva proprio aria che mi faceva ispirare questa cosa. Non ci sono né i monumenti notevoli né le escursuioni aventurose. Solo vivono le persone semplicemente ma fissamente e allo stesso tempo è estremamente lontano dalla mia vita quotidiana.
Qualcosa che non si agita e fondamentale. Con questa prima impressione per la terra piemontese mi trovavo nella piena di tranquillità.

Il paese si trova sulla collina di comune di Asti e di cui centro ha un castello. Il castello veniva completamente abbandonato fino a circa quindici anni fa e poi le autorità piemontese hanno deciso di restaurarlo e utilizzarlo come una scuola di cucina Italiana. Ora mille studenti e cuochi giovani vengono dai 28 paesi per affinare la loro strada culinaria.

Nella scuola c’è un’aula dedicata ai vini.
Il sig. Compaesano si è seduto a fronto e io mi sono seduta una delle sedie allineate come una discepola^^
“(Maestro(in realtà non gli ho detto, ma^^:)) possiamo organizzare un piccolo corso di vino che dura 1-2 giorni?”
Ovviamente una delle mie missioni è creare nuovi itinerari possibili e accordarsi con lui per i turisti giapponesi nel futuro.
“Signorina Ikarashi (mio cognome), non è possibile in così pochi giorni. Anzi non c’è senso. Alla fine i vostri clienti troveranno che non gli rimangono per niente”
Era calmo. Molto calmo. I suoi discorsi hanno volato ai diversi argomenti attorno ai vini e anche a quei che non c’entrano nulla dei vini ma in fondo già aveva certa conclusione.
Come le domande dello Zen.

Siamo usciti dal castello.
La terra è stata meravigliosamente bellissima.
La vigna, vigna, vigna infine... non ho mai visto la terra così.
il sig. Compaesano mi ha accompagnata con la macchina e ore e ore guidato tra le colline e mi ha mostrato le sue onde.
Poco ha parlato. Ma mi bastava sentirla.

“Che cosa è “slow food”’?”
Quante volte gli avevo già chiesto questa domanda.
Bra è stata una delle mie destinazioni e da quando è stato confermato questo viaggio decidevo di domandargli ma anche se
quante volte ricevevo le risposte sono state difficili da mesticare.
Questa volta lui si è messo a girare il suo sguardo sulle colline soffuse e ha comminciato a parlare della problema d’abbandono della terra dopo la seconda guerra mondiale invece di rispondermi. Molti lavoratori da fuori hanno sostenuto l’industria di questa terra e altrimenti non potevano mantenere la produttività attuale. Anche questa è la verità di questa regione.
Rumore, sempre non c'era per niente.

Ama, fa crescere, mangia. Semplice.
Anche c’è fatica.
La dedizione continuata con tenerezza un giorno ha la persuadenza.
Il Compaesano-san è stato un bravissimo e ben equilibrato guida anche in quel punto. Senza usare troppe parole né per salvare la faccia né per apprezzarla troppo, mi ha introdotto la terra e fatto fare certe esperienze durante questi pochissimi giorni.
Lo ringrazio di nuovo anche su questo post.

L’ultima sera in Italia il mio caro capo mi ha chiamato dal Giappone come al solito^^
“Tutto Ok?”
“Sì, sì, tutto Ok^^” sempre carino.

A Tokyo- Ovviamente mi aspettava il discorso se avevo ottenuto la possibilità di visitare le cantine di Baloro, Barbaresco e anche qualche contratto con il ristorante che offre tartufo bianco in autunno con la garanzia come qualità e come possibilità di prenotare i posti in quella stagione.
Che l’ho fatto l'ho fatto sì, ma..
“Bene bene^^ alla prossima verrò io lì di persona visto che ci saranno ancora tanti da conoscere e scoprire ”
Sì, caro mio capo. Vedrà che i nostri clienti futuri troveranno ancora più grande soddisfazione oltre i cibi di marca mondiale.

Sunday, February 15, 2009

È tirata una ventata della primavera ~春一番が吹きました~

Verso da metà di Febbraio a quella di Marzo tira una ventata che si chiama “Haru ichiban(春一番)” e così sentiamo la primavera che arriva. Prpprio ieri lo abbiamo avuto.
Faceva temporaneamente caldissimo e a me stimola molto^^ come quando arriva il tifone in’autunno. Il vento a me piace moltissimo sin da piccola. Appena sono tirati i venti forti, come senza altro uscivo fuori con un ombrello sperando di volare.

Nel cuore della zona di Shinjuku (新宿), c’è un giardino pubblico bellissimo che si chiama “Shinjuku’Gyoen(新宿御苑)”. È il posto famoso dove si può ammirare pieno di bellissimi Sakura(桜) durante la stagione di “amirazione della fioritura dei ciliegi “(“Hanami (花見)”). Si tratta di verso metà di Aprile e si infosca tutto con il colore di rosa.
Ancora presto ma ho scattato questi novellini lì durante la passeggiata di giorni fa^^

Monday, February 2, 2009

Rivoluzione della Cioccolata

Il mio primo mese dell’anno 2009 è passato in un momento mentre mi impegnavo nei lavori temporaneamente impegnativi e soffrivo del raffreddore*_*

Mi piacciono i tanka (短歌) da quando ero adolescente forse grazie a una poeta giapponese, che si chiama Tawara Machi (俵 万智). I Tanka sono le rime classiche del Giappone che ha 31 sillabe a 5-7-5-7-7. Circa 20 anni fa, con la sua prima raccolta di opere poetiche ”Anniversario dell'Insalata(サラダ記念日)”, lei ci ha mostrato sensazionalmente la bellezza e la piacevolezza della questa forma di espressione di cui a quel tempo si riteneva solo una specie di opera classica e difficoltosa.

La sua terza raccolta di opere poetiche è si chiama “Rivoluzione della Cioccolata(チョコレート革命)” in cui si trovano i suoi sentimenti delicati da quando aveva 28 anni a quando ne aveva 34. Siccome tra un po’ festeggeremo la festa di San Valentino (In Giappone in questa occasione le donne regalano le cioccolate agli uomini come il segno d’amore^^) e ancora ogni sera riscalda il mio corpo la cioccolata calda come se fosse la medicina, stasera racconto delle poesie d’amore e in questa raccolta.

年下の男に「おまえ」と呼ばれいてぬるきミルクのような幸せ
(Toshishita no / otoko ni “omae” to / yobareite / nuruki milk no / yoona shiawase)
Essendo chiamata “Omae” dal fidanzato più giovane di me, sono nella felicità come se mi trovassi nel latte tiepido.

Nella lingua giapponese esistono vari modi per esprimere “Tu”. Ad esempio “Kimi(君)”、”Anata(あなた)”、”Omae(おまえ)”…ecc. Sarebbe dolce se esistono anche molte versioni di “Amore”, ma purtroppo non ne abbiamo tanti^^: Allora come lei ha sensito l’intimità o la dolcezza della relazione? “Omae” è letteralmente nemmeno dolce ma piuttosto molto maschile. Quando l’ho trovato questo tanka, ho sentito che questa delicatezza è proprio di lei.
Il ragazzo vuole essere maschile e forte davanti a lei. Sapendo tutto come una sorellona lei gliela affida sorridendo. La parola “Omae” suona così dolce proprio perché la usa lui a lei.

議論せし2時間をキスでしめくくる卑怯者なり君も私も
(Giron seshi / nijikan wo Kiss de/ shimekukuru / hikyomono nari/ kimi mo watashi mo)
2 ore di discussione, l’abbiamo chiusa con i baci. I vigliacci sei tu, e io pure

Questo tanka è fatta come una poesia d’amore illecito. Si può immaginare una scena che stavano discutendo per lasciarsi. Ma se Una descussione capita agli innamorati nell’altra situazione? Avrebbe usato la parola tipo "soluzione (piuttosto) natulare" invece di "vigliacci", penso^^ "Innamorati" sono chiamati "Innamorati" perché ci sarà qualcosa altra oltre parole e la ragione.

幾億の生命の末に生まれたる二つの心そと並びけり
(Ikuoku no / Inochi no sue ni / umaretaru / futatsu no kokoro / so to narabikeri)
Due cuore tra le billioni di vite, ora ci siamo accanti in forma solenne

L’ultimo tanka non è di Tawara Machi-san, ma uno dei suoi preferiti fatto da un’altra poeta. Il messaggio del tanka è “il miracolo degli incontri della vita”. La poeta l’ha apprezzato con la massima rispetta e ha affrontato alla sua persona amata con tutto il suo cuore per tutta la sua vita. “Se fossero nati con centinaia di anni di differenza, non sarebbero potuto neanche incontrarci”. è un detto un po’ esagerata? Ma ha qualche forza di convincerci.

Quando ho letto per la prima volta questa raccolta 8 anni fa, non avevo molta simpatia, a dire la verità. Ora l’ho aperta di nuovo e sento come se avessi aperto una scatola nuova. Mi trovo di essere una persona diversa dal passato ma al fondo uguale. È interessante.

Anni fa Tawara Machi-san è diventata mamma di un bimbo. Ha dechiarato che vuole leggere le poesie d’amore per sempre, durante tutta la sua vita.
“Per sempre” – non è facile. Ma credo che lo faccia col suo modo e col suo mondo. Aspetto con gioia cosa proverà e come lo esprimerà quando avrà 50 anni, 60 anni.

☆Buoni momenti dolci a tutti☆

Tuesday, January 6, 2009

Tokyo bloggers : al ristorante italiano “Gustavo” ~ワインとプロシュットとおしゃべり~

Il primo post del 2009 è su “Tokyo bloggers at Ristorante “Gustavo””. È stato un po’ di tempo fa, sì, solo un po’. Ma a me viene il ricordo di quella serata già con la nostalgia dolce accompagnato dai sorrisi allegri dei partecipanti.

Eravamo in quattro lì quella sera.
I nostri soliti kazu.kura, Iuitirus e Melinda-chan. Amiamo i vini, il mangiare e le chiacchierate^^

“Gustavo” è un ristorante piccolo che si trova nella zona di Ningyocho(人形町). Nella zona dove rimane l’atmosfera tradizionale e popolare. Entrambi i lati della strada erano illuminati lungo dalle lanterne rosse e il ristorante italiano ha stranamente l’atomosfera proprio adatta a quella zona.

Si apre la porta, già ci si sente a proprio agio. I cuochi che chiacchierano sia in lingua italiana che in quella giapponese cucinano a faccia a faccia con i clienti al banco. È incredibile i prosciutti sono davvero ottimi, cosa che si può raramente incontrare in questa metropoli piena di ristoranti italiani. I vini vengono serviti in maniera un po’ particolare: A tre bicchieri con tre vini diversi per poter degustare vari sapori. Semplici, ma servono davvero i “Gusti”.
Come mi hanno colpito i vini e i formaggi freschi appena fatti sulla terra pugliese, l’olio purissimo sulla collina umbra, i profumi sicuri delle erbe selvatiche sarde... mi sono rimaste forti impressioni dei prosciutti di quella sera.

Ho gustato anche un piatto per la prima volta nella mia vita quella sera..
“Il casatiello” lo conoscete sicuramente? o qualcuno sa anche cucinarlo?
(Se sì, sono curiosissima!)
Si tratta di un piatto familiare. Un giovane cuoco lo preparava dietro il banco e ci ha raccontato che aveva imparato in una casa a Napoli. Prima lo servivano come un piatto sul menù, ma siccome è molto amato dai tanti clienti ora lo servono come un antipastino gratis in modo che tutti i clienti possano gustarlo.
Il giovane cuoco ha sorriso in modo simpatico e modesto, e sembrava anche come se fosse un po' birichino^^ Ma la sua grande passione si vedeva subito e sono stata contenta come se avessi toccato lo spirito italiano.

Per chi vuole gustare buoni vini, prosciutti ottimi e divertirsi chiacchierando
è un posto piacevolissimo e tra un po’ ci ritornerò per sentire di nuovo tutte e tre le cose.