Saturday, March 7, 2009

Piemonte - il confine tra il quotidiano e l'inquotidiano

All’arrivo alla stazione di Asti alle 9:25 di mattina mi sono coperta bene per proteggermi dal freddo e la nebbia sospendeva nell’aria. il sig. Compaesano mi aspettava all’uscita e ci siamo salutati. Il posto a cui dovevamo partire è dove vive lui, Costigliole d’Asti.

Viaggiare è come l’incontro con il quotidiano e l’inquotidiano. Per chi viaggia, la distinazione è un mondo nuovo e sconosciuto, mentre invece chi vive proprio lì non è niente altro che la quotidianità. Se uno viaggia nel posto e dopo magari decide a viverlì, quell’inquotidiano all’improvviso diventa il quotidiano.

Perché questo discorso?
Perché il posto dove ho visitato questa volta aveva proprio aria che mi faceva ispirare questa cosa. Non ci sono né i monumenti notevoli né le escursuioni aventurose. Solo vivono le persone semplicemente ma fissamente e allo stesso tempo è estremamente lontano dalla mia vita quotidiana.
Qualcosa che non si agita e fondamentale. Con questa prima impressione per la terra piemontese mi trovavo nella piena di tranquillità.

Il paese si trova sulla collina di comune di Asti e di cui centro ha un castello. Il castello veniva completamente abbandonato fino a circa quindici anni fa e poi le autorità piemontese hanno deciso di restaurarlo e utilizzarlo come una scuola di cucina Italiana. Ora mille studenti e cuochi giovani vengono dai 28 paesi per affinare la loro strada culinaria.

Nella scuola c’è un’aula dedicata ai vini.
Il sig. Compaesano si è seduto a fronto e io mi sono seduta una delle sedie allineate come una discepola^^
“(Maestro(in realtà non gli ho detto, ma^^:)) possiamo organizzare un piccolo corso di vino che dura 1-2 giorni?”
Ovviamente una delle mie missioni è creare nuovi itinerari possibili e accordarsi con lui per i turisti giapponesi nel futuro.
“Signorina Ikarashi (mio cognome), non è possibile in così pochi giorni. Anzi non c’è senso. Alla fine i vostri clienti troveranno che non gli rimangono per niente”
Era calmo. Molto calmo. I suoi discorsi hanno volato ai diversi argomenti attorno ai vini e anche a quei che non c’entrano nulla dei vini ma in fondo già aveva certa conclusione.
Come le domande dello Zen.

Siamo usciti dal castello.
La terra è stata meravigliosamente bellissima.
La vigna, vigna, vigna infine... non ho mai visto la terra così.
il sig. Compaesano mi ha accompagnata con la macchina e ore e ore guidato tra le colline e mi ha mostrato le sue onde.
Poco ha parlato. Ma mi bastava sentirla.

“Che cosa è “slow food”’?”
Quante volte gli avevo già chiesto questa domanda.
Bra è stata una delle mie destinazioni e da quando è stato confermato questo viaggio decidevo di domandargli ma anche se
quante volte ricevevo le risposte sono state difficili da mesticare.
Questa volta lui si è messo a girare il suo sguardo sulle colline soffuse e ha comminciato a parlare della problema d’abbandono della terra dopo la seconda guerra mondiale invece di rispondermi. Molti lavoratori da fuori hanno sostenuto l’industria di questa terra e altrimenti non potevano mantenere la produttività attuale. Anche questa è la verità di questa regione.
Rumore, sempre non c'era per niente.

Ama, fa crescere, mangia. Semplice.
Anche c’è fatica.
La dedizione continuata con tenerezza un giorno ha la persuadenza.
Il Compaesano-san è stato un bravissimo e ben equilibrato guida anche in quel punto. Senza usare troppe parole né per salvare la faccia né per apprezzarla troppo, mi ha introdotto la terra e fatto fare certe esperienze durante questi pochissimi giorni.
Lo ringrazio di nuovo anche su questo post.

L’ultima sera in Italia il mio caro capo mi ha chiamato dal Giappone come al solito^^
“Tutto Ok?”
“Sì, sì, tutto Ok^^” sempre carino.

A Tokyo- Ovviamente mi aspettava il discorso se avevo ottenuto la possibilità di visitare le cantine di Baloro, Barbaresco e anche qualche contratto con il ristorante che offre tartufo bianco in autunno con la garanzia come qualità e come possibilità di prenotare i posti in quella stagione.
Che l’ho fatto l'ho fatto sì, ma..
“Bene bene^^ alla prossima verrò io lì di persona visto che ci saranno ancora tanti da conoscere e scoprire ”
Sì, caro mio capo. Vedrà che i nostri clienti futuri troveranno ancora più grande soddisfazione oltre i cibi di marca mondiale.