Wednesday, April 28, 2010

Earth Day Tokyo e la mia maestra di Yoga – il Parco di Yoyogi-


È stato già dieci giorni fa...... al Parco di Yoyogi si teneva una manifestazione “Earth Day Tokyo”, in cui ci sensibilizziamo nell’ambiente. Non sono una ecologista fervente, ma a me piace trovare i tentativi semplici e possibili alla vita quotidiana^^ Ho saputo che è stato inventato un interessantissimo sito che si chiama “Midori no Chikara (ミドリのチカラ)”(= la Forza del Verde)su cui si dovrebbe poter vedere a quali posti in Giappone vengono prodotte energie solare o eloica (o degli altri elementi naturali che non fanno uscire CO2) e a quali posti queste energie vengono consumate sulla mappa. Ma fino a quel momento, qualunque volte lo apro non so vederlo...^^:

Ecco, “Midori no Chikara” (Green Power Map), dovrebbe essere visto così.

Se qualcuno può aprire ed vederlo, fammi sapere...

A proposito, quel giorno mi ha invitato alla parco la mia maestra di Yoga. Con lei siamo conosciute e diventate vicine l’anno scorso con il fatto che abbiamo lo stesso compleanno.
Il suo nome è bellissimo. Mi ricordo ancora che si è presentata a me introducendo proprio il suo nome e il suo compleanno insieme.
“Io mi chiamo *****. Nel mio nome viene usato un ideogramma che contiene tutti i numeri che riguardano al mio compleanno.”

Siamo nate il 11 Novembre.
Se qualcuno capisce quale ideogramma sia, gli farei un piccolo premio^^

Sunday, April 11, 2010

Un confronto sulle città storiche tra Italia e Giappone: conservazione e trasformazione

Ho preso il titolo di un simposio così come è per il titolo di questo posto^^

Alla cena regolare di ieri sera con i compagni riuniti con la parola chiave "Italia", parlavamo su questo simposio,"Un confronto sulle città storiche tra Italia e Giappone: conservazione e trasformazione",che si tiene ieri e oggi all'Università dell'Arte di Tokyo nel parco di Ueno(上野).

Ieri è stato parlato sull'estetica delle città tradizionali e il restauro delle città in Italia, a cui non potevo andare.
E oggi parleranno sulla conservazione e sulla trasformazione delle città storiche in Giappone, dalle grandi città come Tokyo, Kyoto, Kamakura ai piccoli villaggi storici come Narai(奈良井),Kisohirasawa(木曾平沢).. ecc

È interessante andarci! e aggiornerò un po' dopo il ritorno.
Buona domenica a tutti☆







°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°

Il parco di Ueno è stato bellissimo.
Ci sono molti parci belli a Tokyo e tra questi quello di Ueno, e la sua vera atmosfera del quartiere popolare è già diverso da quando si scende dal treno alla stazione di Ueno.
“Finirà ora, finirà oggi”
La fioritura preoccupata per stare finendo aveva la sua ultima splendore.
L’anno scorso mi sono goduta la fioritura novella appena cominciata qui e quest’anno la sua ultima fioritura piena. Lo vorrei vedere più e più volte. Il giorno è stato molto caldo con la brezza leggera, molti petali cadevano volteggiando e verticalmente.

L’Università dell’Arte, il luogo del simposio, si trova in fondo del parco dove ho messo piede ieri per la prima volta. È il posto molto tradizionale e conservato. I palazzi dignitosi nell’epoca classic sono presenti nel largo spazio, non stretti come altri posti di Tokyo. Il tempo scorre con la lentezza necessaria, nel campus c'è il palazzo fatto di mattone più vecchio di Tokyo.

Nelle sessioni molti parlavano su come vengono utilizzate le case classiche riapprezzate negli ultimi anni essendo riformate al uso di oggi. È stato molto interessante un idea “Tokyo, la città di Canale” che un intervente ha argomentato. Non sapevo neppure io che Tokyo, nell'epoca “Edo”, era una città piena di canali. Si pescava e i commercianti passavano con le navi attivamente. Non sarà molto facile ricostruirlo per l’acqua scarsa e contaminata dei fiumi, ma se parzialmente..
È bello vedere la gente che passa sulla piccola nave per andare al lavoro, o gli appuntamenti^^
Molte cose da scrivere ancora... ma chiedo scusa di finire qui.
Magari prossimamente ne approfondiamo.

Ecco, una foto di Shidare-zakura(il ciliegio pendulo), come un bel ricordo di ieri^^

Friday, April 2, 2010

Venti minuti inspiegabili

Sono tornata da Bologna quattro giorni fa.
Grazie ancora i vostri cari consigli per godere la città di Bologna^^ Ci sono state le cose eseguite e non eseguite forse per il nostro brevissimo soggiorno.
Ma mi sono goduta il viaggio pienamente lo stesso. Perché non mi capita spesso viaggiare in Italia con i carinssimi ragazzi così tanti e con un gruppo che ha obiettivo sicuro come questa volta.

“In Italia, le cose vengono effetuate anche se come se fosse ufficialmente, la spinta principale viene sempre dalla passione o dalla curiosità personale e così senza interessare nessuno se ufficialmente o personalmente le cose vanno avanti, è vero?”
È stato tre mesi fa che una signora mi aveva rivolto così e mentre esitavo la risposta, ora siamo tutti ritornati da Bologna con le esperienze preziose che non sono state mai immaginate.

Ci sono state molte discussioni per farli partire per l’Italia.
Tornare senza incidenti è stata la prima cosa e ogni preoccupazione aveva fatto esitare l’andamento del progetto. I programmi a Bologna non avevamo nulla. Sono stati creati sin da zero.
Desidero ringraziare ed apprezzare ancora la forza propulsiva imperturbabile di questa signora. Non posso dimenticare le faccie dei tutti i partecipanti profondamente commosse all’ultimo giorno a Bologna prima di ripartire.

Il tempo con i ragazzi è passato intensamente e piacevolmente^^
Tutti abbiamo fatto la doccia all’acqua fredda la prima sera. Qualcuno ha detto che era del tutto soppotabile dicendo che era al boy scout! Correvano con le monete dintorno alla piazza Maggiore cercando i souvenir. Alcune ragazze sono ritornate imbarazzandosi di essere ricevuto lo sconto e siamo ritornate al negozio insieme per confermare se veramente va bene così. È stata una grande gioia per alcuni ragazzi di aver trovato i bravissimi compagni di calcio di coetanei. “Ciao!”, “Grazie!”, sorrisi, la regola universale l’ha trovato subito il ragazzo più allegro. Alla fine tutti si divertivano con bei sorrisi all’aria diversa dal solito...

Una cosa che mi rimane impressa è una ventina di minuti alla prova del concerto. Mi hanno chiamato due direttori del coro (un giapponese e una italiana) al loro vicino per fargli interpretare fra di loro ed ero a circa cinque metri lontano dal Coro. Nel fra tempo i ragazzi hanno cominciato a cantare e li ho ascoltato fisso a brevissima distanza. Il coro è stato bellissimo come previsto o molto di più. E d’un tratto mi colmavo qualcosa da dentro di me e non potevo smettere le lacrime.

Ho sbirciato attorno.
Anche il compositore italiano lacrimava. Gli insegnanti ugualmente. Il direttore di coro dirigeva avendo gli occhi colmi di lacrime.
Non so se nel mondo della musica sia normale o no, ma almeno per me è stato un primo momento inspiegabile e bellissimo. Come se mi sedessi al posto speciale, ed è stato un peccato allontanarmi da loro di nuovo.
Solo i ragazzi cantavano all’aria un po’tesa fissando i loro occhi al loro grande direttore che li ha guidato fino a quel giorno.
Il concerto del giorno dopo è stato un grande successo.

Giorno dopo del rientro nel Giappone, il Coro si è sciolto.
Perché il Coro è stato composto come una attività di una scuola elementare e il viaggio è stato effetuato esattamente dal giorno dopo della loro cerimonia del diploma al giorno prima che diventino gli studenti della scuola media.

La fine di Maggio si riunieranno di nuovo una sola volta per fare un concerto.
“il posto per te è già riservato^^” mi hanno detto carinamente.
La mia presenza è già confermata certamente.