Viaggiare è come l’incontro con il quotidiano e l’inquotidiano. Per chi viaggia, la distinazione è un mondo nuovo e sconosciuto, mentre invece chi vive proprio lì non è niente altro che la quotidianità. Se uno viaggia nel posto e dopo magari decide a viverlì, quell’inquotidiano all’improvviso diventa il quotidiano.
Perché questo discorso?
Perché il posto dove ho visitato questa volta aveva proprio aria che mi faceva ispirare questa cosa. Non ci sono né i monumenti notevoli né le escursuioni aventurose. Solo vivono le persone semplicemente ma fissamente e allo stesso tempo è estremamente lontano dalla mia vita quotidiana.
Qualcosa che non si agita e fondamentale. Con questa prima impressione per la terra piemontese mi trovavo nella piena di tranquillità.
Il paese si trova sulla collina di comune di Asti e di cui centro ha un castello. Il castello veniva completamente abbandonato fino a circa quindici anni fa e poi le autorità piemontese hanno deciso di restaurarlo e utilizzarlo come una scuola di cucina Italiana. Ora mille studenti e cuochi giovani vengono dai 28 paesi per affinare la loro strada culinaria.
Nella scuola c’è un’aula dedicata ai vini.
Il sig. Compaesano si è seduto a fronto e io mi sono seduta una delle sedie allineate come una discepola^^
“(Maestro(in realtà non gli ho detto, ma^^:)) possiamo organizzare un piccolo corso di vino che dura 1-2 giorni?”
Ovviamente una delle mie missioni è creare nuovi itinerari possibili e accordarsi con lui per i turisti giapponesi nel futuro.
“Signorina Ikarashi (mio cognome), non è possibile in così pochi giorni. Anzi non c’è senso. Alla fine i vostri clienti troveranno che non gli rimangono per niente”
Era calmo. Molto calmo. I suoi discorsi hanno volato ai diversi argomenti attorno ai vini e anche a quei che non c’entrano nulla dei vini ma in fondo già aveva certa conclusione.
Come le domande dello Zen.
Siamo usciti dal castello.
La terra è stata meravigliosamente bellissima.
La vigna, vigna, vigna infine... non ho mai visto la terra così.
il sig. Compaesano mi ha accompagnata con la macchina e ore e ore guidato tra le colline e mi ha mostrato le sue onde.
Poco ha parlato. Ma mi bastava sentirla.
“Che cosa è “slow food”’?”
Quante volte gli avevo già chiesto questa domanda.
Bra è stata una delle mie destinazioni e da quando è stato confermato questo viaggio decidevo di domandargli ma anche se
quante volte ricevevo le risposte sono state difficili da mesticare.
Questa volta lui si è messo a girare il suo sguardo sulle colline soffuse e ha comminciato a parlare della problema d’abbandono della terra dopo la seconda guerra mondiale invece di rispondermi. Molti lavoratori da fuori hanno sostenuto l’industria di questa terra e altrimenti non potevano mantenere la produttività attuale. Anche questa è la verità di questa regione.
Rumore, sempre non c'era per niente.
Ama, fa crescere, mangia. Semplice.
Anche c’è fatica.
La dedizione continuata con tenerezza un giorno ha la persuadenza.
Il Compaesano-san è stato un bravissimo e ben equilibrato guida anche in quel punto. Senza usare troppe parole né per salvare la faccia né per apprezzarla troppo, mi ha introdotto la terra e fatto fare certe esperienze durante questi pochissimi giorni.
Lo ringrazio di nuovo anche su questo post.
L’ultima sera in Italia il mio caro capo mi ha chiamato dal Giappone come al solito^^
“Tutto Ok?”
“Sì, sì, tutto Ok^^” sempre carino.
A Tokyo- Ovviamente mi aspettava il discorso se avevo ottenuto la possibilità di visitare le cantine di Baloro, Barbaresco e anche qualche contratto con il ristorante che offre tartufo bianco in autunno con la garanzia come qualità e come possibilità di prenotare i posti in quella stagione.
Che l’ho fatto l'ho fatto sì, ma..
“Bene bene^^ alla prossima verrò io lì di persona visto che ci saranno ancora tanti da conoscere e scoprire ”
Sì, caro mio capo. Vedrà che i nostri clienti futuri troveranno ancora più grande soddisfazione oltre i cibi di marca mondiale.
12 comments:
Il freddo del Piemonte è una cosa difficile da dimenticare.
Quel tagliere con salsiccia, miele e formaggio è una cosa divina.
E pensare che noi in Sardegna potremmo essere altrettanto competitivi dal punto di vista gastronomico, anzi potremo essere meglio, abbiamo una tradizione vinicola eccelsa, degli insaccati famosi in tutto il mondo, siamo la patria del Pecorino e della produzione di miele, ma quando la rappresentante del turismo Giapponese è venuta a farci visita, nella nostra isola, ha avuto solo la spiacevole e amara sorpresa di tornare a casa senza valigia, documenti e soldi.
E io, quando sono in quel diavolo d'aeroporto, aspetto sempre che arrivi qualche Giapponese, ma non se ne vedono, non se ne vedono proprio.
Noi Sardi siamo solo un popolo di servi, e se magari la nostra rappresentante del turismo Giapponese in Italia tornerà in Italia, potremo mostrarle le belle centrali nucleari che abbiamo permesso al nostro nuovo padrone di costruire, perchè non noi facciamo le barricate, siamo servi e schiavi, e pure ladri.
E onore a chi sa valorizzare le proprie risorse, come i signori dell'azienda descritta in questo post!!
Un bacione Vivi-chan!!
Come al solito mi colpisce il tuo modo di vivere e di vedere. Il discorso quotidiano/inquotidiano è una riflessione di chi vive intimamente i viaggi, le nuove esperienze.
Complimenti anche per saper ben rappresentare simili sensazioni, sfuggevoli, in una lingua che non è la tua.
Vito B.
Bellissimo post viviromasan, come sempre riesci a rendere meravigliosamente i tuoi pensieri con un misto di poesia e vita vissuta, complimenti e bellissimi i luoghi che descrivi. Guardare questi luoghi attraverso il tuo sguardo e come vederli la prima volta anche per chi già li ha conosciuti...
Matanè!!
Ciao
"Noi Sardi siamo solo un popolo di servi" bè non esageriamo...
Proprio oggi sulla Nuova Sardegna leggevo ( mannaggia mi sugge il nome) di un azienda vinicola che fa del vino buonissimo e ne esporta solo nel piemonte 25000 bottiglie.
Ahh io non mi considero servo di nessuono e cosi tanti Sardi...
Ciaoo Haruko e la prossima volta vieni a Roma :))))
un bacione
Tore
Ciao Nico-chan^^
Grazie sempre per l’attenzione al mio posto* perdonami che invece io rispondo dopo un paio di fuso orario...m(__)m Veramente quel salsiccia e formaggio è tutto un altra cosa...!
A proposito, quel “la rappresentante del turismo Giapponese”... come se fosse una ragazza che conosco io....
Penso che sicuramente anche quella rappresentante ha coplito la bellezza della Vostra meravigliosa terra e soprattutto le rimangono i vostri forti e calorosi cuore che le ha salvato in momento molto fragile.
Io conservo (anche uso ^^)le erbe aromatiche che mi hai portato dalla vostra terra e ogni volta che le odoro, mi viengono in mente la terra piena delle erbe selvatiche su cui mi ha fatto camminare le mie bravissime guide.
Dunque, Sai? un gruppo dei nostri clienti attereranno in Giugno alla vostra terra^^!!
La loro tappa principale è “Punta La Marmora”. Sicuramente conosci?
Nico-chan, se possiamo vederci alla vostra terra un giorno, sarà molto bello e aspetto con gioia☆
Bacioni anche da parte mia!!
Piacere Vito, (in realta non è la prima volta ma almeno su qui^^:)
Grazie per esser passato al mio posto.
Anche la tua terra, Puglia è molto famoso di fertilità
Io ci sono andata solo una volta. Mi hanno portato lì, loro paese le mie carissime amiche. Quando vissuto a Roma il papa di una di queste amche sempre ci hanno portato i vini appena fatti a casa loro e ci cui gusto non mi dimenticherò..
Ti ringrazio di nuovo per il tuo primo passo qui.
Buonaserata!
こんばんは、パオロさん
お久しぶりです!
Non so se posso usare la lingua giapponese o no, ma
いつも読んでくれて、ほんとうにありがとう。
うれしいです。
È stata veramente una bellissima esperienza per me.
“Viaggiare” è sempre interessante...
Arigatou! Matane!
Ciao Tore-san!
È molto interessante il discorso che i vini sardi sono esportati in Piemonte!
Ogni vino che viene prodotto sulla ciascuna terra avrà la caratteristica particolare come nostro “sake”^^
Sì, alla prossima a Roma! E all’altra prossima? Ci vedremo anche in Giappone?
Speriamo!!
Bacioni*
..si si..
un po le foto.. un po lo stile, ma leggere i tuoi racconti.. sembra quasi di viverli in sogno, si respira un atmosfera onirica, sembra quasi di vederti mentre scrivi e ricordi con nostalgia..
molto emozionante-
andrea
ciao Andrea,
come stai?
Grazie, ormai passi spesso da qui^^
Infatti il mio primo passo a Piemonte è stato molto tranquillo e emozionante... Se senti questa cosa tramite i miei racconti e ti ha fatto immaginare qualcosa, non ci sono altre che mi fa piacere.
...Sai cosa mi è venuto in mente? Ormai scrivo soprattutto quando sento qualcosa e mi viene grande voglia di scrivere, ma quando ho comminciato a studiare la lingua italiana scrivevo il diario ogni giorno. È stata una proposta da un mio amico e posso diire che mi ha dato l’occasione di praticare la lmia ingua italiana quotidianamente, e nello stesso tempo è stata una scommessa.
“Vivi, (ovviamente ha chiamato il mio vero nome^^:), imparare una lingua non è che puoi cambiare o buttare via uno dopo l’altro come un hobby di tre giorni.
Ogni giorno, senza neanche un giorno di pausa, mandami il tuo diario”
Ho scritto. A volte solo due righe, A volte anche 3 pagine... sempre seguendo il mio cuore onesto e far uscirlo è diventata la mia abitudine piacevole.
È durato per tre anni come mi ha proposto senza neanche un giorno di pausa finché non partissi per l’Italia.
Le mie giornate piatte anche quelle drammatiche, chi sa perché ma, mi sono ricordata di quelle giornate leggendo il tuo commento^^
Rileggo questi ultimi commenti, ed è proprio quello che colpisce leggendo i tuoi pensieri.
Per questo ripasso sempre volentieri da questo blog, per quello che riesce a trasmettere (anche se l'ho scoperto solo da poco).
Continua sempre! :)
Vito B.
beh.. è da un po che seguo il tuo blog,magari prima non ho mai commentato-
si si capisce che quello che scrivi è sentito dal tuo cuore,è questo che gli da' una caratteristica speciale.
quando ho scoperto il tuo blog poi, sono rimasto molto colpito dal tuo interessamento per Terzani, io l ho scoperto tardi ma ne sono rimasto molto affascinato.
.. e vedere che tu , giapponese dal giappone ne sei rimasta coinvolta mi ha meravigliato-
mi sembra che Terzani sia vissuto anni anche in cina e giappone giusto? forse ha scritto anche direttamente in giapponese?
..comunque..
:-)
si respira tranquillita' e relax nel tuo blog..
un po i colori , un po lo stile..
se mi concentro sento il sole ed i fumi della tua foto.
:-)
andrea
おはようVivi.Roma、
元気にしているの?東京は桜が咲いていますか?
君の物語はいつもきれい!Vivi.Romaはイタリアがこいしがっているようね。。。^^
恋の国は強いきもちなんだけどもし時は過ごしたり、心はいつもどきどきしていると思う。
二週間前私はひこうきとホテルはよやくしたから六月半は東京に行くよ。だからうれしい。もし君はじゅうなだったら会えますか?おねがい。
それでは、おだやか週を過ごしてね。また。
マルチャン
vivi.roma..
non ci delizi piu??
andrea
こんばんは、マルチャン☆
ごぶさたをしていて、ごめんなさい。
はじめてのピエモンテ州は、とてもすてきでした。マルチャンのいるヴェネト州へもこんどゆっくり行きたいと思っているよ。
六月に東京にやってくるんだね!とても楽しみ^^!!
ぜひ会いましょう!
たくさんのキスをマルチャンへ
今日も良い一日を!
vivi
Ciao Andrea,
Grazie per l’attenzione e la persona come te sostiene la mia forza!
A dire il vero, ultimamente ero un po’ in crisi …
ma ogni esperienza nuova mi da l’occasione di illuminarmi e vorrrei raccontare anche delle mie ultime vicende impressionanti e interessanti.^^
Leggi, pure il mio ultimo racconto! (sto per aggiornarlo...^^:)
Grazie di nuovo Andrea e bacioni dal Giappone*
vivi
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