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Friday, September 19, 2008

Il pensiero al mio paese - 里帰り-

Questo fine settimana il 14-15 settembre ho trascorso nel mio paese, Niigata. Prima di tutto per salutare mio papà, e miei nonni dentro la tomba e per passare un attimo tempo al mio posto origine.
Ho preso l’autobus notturno da Ikebukuro(池袋). Da quando avevo 18 anni, quante volte ho preso questa linea... Era il solito percorso ma la scena era diversa. Dipende da me. Ciò che non cambia riflette sempre il nostro cambiamento.

L’alba della stazione di Niigata alle 5 di mattina. Mi ha coperta subito l’aria pulita, fresca e buona dopo esser scesa dall’autobus^^


Io sono nata precisamente non nella città Niigata, ma all’altra città vicino a Niigata, si chiama Shibata (新発田). Si trova un po’ nord di Niigata. È una città che è cresciuta sotto il castello nell' epoca Edo(江戸), come misura, media-piccola,(circa ottanta milla abitanti) ma ha una buona atmosfera. Dalla stazione Niigata ho preso un treno per Shibata. Sul treno non c’era quasi nessuno. Solo pochi studenti che indossavano le uniformi sportive e gli anziani con il cestino ricaricato le verdure da vendere chiacchieravano tra di loro con le voci modeste. Dalle finestre si vedeva il campo d’oro brillante. Il riso sta per essere raccolto. Tra un pò potremo gustare un buonissimo riso novello(新米)^^

Come aspettavo, la mia città era la mia città. 5 mesi fa, mi ha fatto dramaticamente sorprendere questa calma, e mi ha rassicurata molto...
Quando sono arrivata a casa, madre, sorella grande e l’allegrissima nuova coppia (Hideki e Sacchan) da 5 mesi mi aspettavano con i sorrisi e hanno cominciato solita battuta come gli attori comici (ormai mi sembra Hideki sia nella nostra famiglia da 100 anni^^) Siamo andati al tempio buddista dove nostri parenti dormono insieme e abbiamo chiesto al capo bonzo"Jushoku (住職)" di recitare preghiera per loro. E abbiamo pregato tutti insieme.



Il secondo giorno, abbiamo fatto una piccola gita per un quartiere di Niigata si chiama Yahiko(弥彦). dove c’è un grande tempio sintoista, Yahiko-Jinja(弥彦神社). è un tempio maestoso circondato dai boschi freschi che mi fa sempre voglia di visitare.
Lì abbiamo avuto un discorso impressionante.
In fondo all’interno del tempio sintoista, in genere è messo “lo specchio”.
Perchè? Che significa ha?
Fino ad adesso non ci ho mai pensato particolarmente.
è stato il prete(posso tradurre cosi?), “ Kannushi(神主さん)” di questo tempio ad avercelo spiegato.

Lo specchio, si tratta uno dei 3 utensili degli dei del sintoismo “Sanshu no Jingi(三種の神器)”. E quello che è messo in fondo nel tempio si ritiene una specie della figura di divinità "Go-shintai(ご神体)". Lo specchio in genere riflette. Cioè alla divinità ci riflettiamo.
Che significativo...
Forse avevo la parola “reflettersi” come la parola chiave durante questo viaggio, è rimasto nel mio cuore come una conclusione del viaggio.

Alle 19:18 il treno è partito per Tokyo.
2 giorni sono passati in un momento, ma durante questo tempo ho guardato nel mio passato e nel presente un po’, e ho ricaricato qualcosa.

Ora mi sto ripetendo nella mia il Tanka (短歌) che Kazu-chan cita tante volte.
なんでもない会話 なんでもない笑顔. なんでもないから ふるさとが好き

Monday, May 5, 2008

Il matrimonio di mia sorellina, Sacchan

Il 29 Aprile. Mia sorellina, Sacchan si è sposata al mio paese, Niigata. Niigata, si trova a nord-ovesto del Giappone, una provincia fertile dove si producono ottimo riso e buon cibi circondata dal mare e anche dalla montagna
È stata una bellissima giornata splendida. Non solo i sposi ma anche tutti gli ospiti erano felicissimi con la loro nuova partenza della vita^^
Per me è stato il ritorno al mio paese dopo 1 anno e mezzo. Pensavo che sentissi come una straniera come mi è capitato 1 mese fa. Ma in relatà, è stato strano. Strano perché ho sentito tutto come al solito, come se abitassi là fino a ieri. Va Beh^^ questa volta parliamo della storia di una coppia nuova*

La notizia del loro matrimonio è arrivata da me inaspettativamente 6 mesi fa - precisamente, la notizia di “stanno per sposarsi?”- . A dire la verità non sapevo neanche il fatto che frequentavano(*O*)
La storia è cominciata all’improvviso.
Novembre del 2006, stavo per partire per l’Italia. Sorellina Sacchan mi ha mandato un SMS dicendo “Ti avverto, tra 2-3 giorni cenerò con un tuo amico”.
Era il primo incontro di loro.
Il sposo è un mio carissimo amico da anni, molto attivo e puro, gentilissimo. Non appena si sono conosciuti, lui si è già innamorato di lei e già stava pensando di sposarsi. Invece lei era troppo timida, anche se anche a lei è piaciuto, per lei era troppo presto e non sapeva come affrontare. Da quel momento in poi, cioè dal momento che il sposo ha già fatto la proposta di matrimonio e mi ha avvisato lei questa notizia vergognandosi 6 mesi fa, Niigata – Roma, siccome eravamo così lontane, ha cominciato a scrivermi il suo sentimento via e-mail.
Nella prima, era confusa. Nella seconda, era felice e aggitata...
Ogni volta che ho ricevuto la sua e-mail, mi venivano in mente i suoi ricordi sin da piccola.
(Eravamo birichine. Abbiamo fatto tanti scherzi insieme e siamo state rimproverate spesso.)
(Era una ragazza molto sportiva, si è appasionata a pallacanestro quando era studentessa di liceo. Piccola Sacchan, voleva diventare più alta e prendeva tanto latte nonostante non le piacesse. )
(Somigliamo non solo la faccia ma anche i vizi, quando ha bevuto il sake, ogni tanto ubriacava. Me lo ricordo ancora siamo tornate a casa insieme portandosi adosso. )

E ora, sta affrontando seriamente la decisione importante della vita.

Dopo dicine di messagi, mi ha scritto decisamente ;
“L’incontro può capitare sia inaspettativamente sia improvvisamente. Importante è non perdere il destino che si sente “questo!”. Ora serenamente sono molto felice che potrò camminare la nuova vita con lui.”
Negli stessi giorni anche il sposo mi ha scrito.
“Ti giuro. Renderò felice Sacchan.”
Immagino anche lui passava il tempo preoccupandosi. Ma le dedicava continuamente il suo cuore sincero...
Tutti i due sono mie carissime persone, ma ovviamente non è una cosa che può intervenire la terza persona, non potevo fare niente che osservare l’andamento.

Dopo 1 anno dall’incontro. La storia di una coppia ha così dato frutto e ha fatto vela.

Sono una piagnona e troppo emozionata, ahahah^^”

Carissimi Sacchan e Hideki-san, vi auguro moltissimi anni di felicità e in piena armonia*


*Allego una canzone che ha selezionato il sposo per il giorno di nozze.
“Tashikana Koto (たしかなこと)” da Oda Kazumasa(小田和正).