Thursday, May 22, 2008

Parlo di Tiziano Terzani

Oggi è giovedi, il mio giorno di riposo. Sto aspettando una mensola che arriva. L’ho complato altro giorno sull’internet per mettere i piatti e i bicchieri ecc. Sapete? in Giappone si può scegliere la data e l’orario di consegna del pacco tra ( più o meno. Ogni compagna ha la sua regola )
*AM
*12:00-14:00
*14:00-16:00
*16:00-18:00 ecc
in modo che si può utilizzare la giornata senza spendere troppo tempo per aspettarlo.
Invece io, questa volta ho dimenticato di chiedere questa opzione. Ma va bene^^ oggi è il giorno di riposo, non c’è bisogno in fretta. Non è male anche aspettarla indovinando quando arriva, mettendo il futon(布団) fuori, facendo i bucati, preparando qualche dolce e anche leggendo il libro.

L’altro giorno ho messo il link di Tiziano Terzani a destra della mia pagina. Il primo incontro con le sue opere è stato sensazionale che non potrò dimenticare mai.
(la foto da "Tiziano Terzani.com")

Fino a pochi anni fa, trascorravo spesso la mia vacanza estiva al piccolo paesino, si chiama Ranzo, che si trova in montagna di provincia Trenitino Alto Adige. Hanno solo centinaia di abitanti e circondata dalla pineta alta. Uno spermercato, un bar, una fermata dell’autobus, è tutto. Si vive quasi a autosfficiente e mi ricordo benissimo il profumo dei vini e della grappa con le foglie di pino fatti a casa che ci offriva spesso il padrone della casa.
Un estate lì ho conosciuto la figlia del proprietario dello supermercato. È molto simpatica e soprattuto siccome avevamo stessi interessamenti verso il mondo, abbiamo subito fatto amicizia e nel pomeriggio spesso chiecchieravamo sulle varie cose. È lei che mi ha presentato Tiziano Terzani.
“Sai? un giornalista italiano ha vissuto in Asia per longo tempo e una volta ha viaggiato in modo molto particolare, senza prendere aerei. Sicuramente ti interesserà a leggere questo libro!”

In quel tempo il mio livello della lingua italiana era ancora peggio di oggi, è troppo difficile leggere qualcosa pubblicata. Qualsiasi libro non mi andava mai.
Ma mi è stuzzicato questo suggerimento suo e rimaneva al mio cuore.
Tornando in Giappone sono passata all’libreria di Milano e l’ho trovato. “Un indovino mi disse”

Solo con una riga dell’inizio, già mi attirava.
“Una buona occasione nella vita si presenta sempre. Il problema è saperla riconoscere e a volte non è facile.”
Così iniziò il suo viaggio senza aerei prendendo la predezione di un indovino come un’occasione.

Stranamente ho potuto capire solo questo libro. Ho potuto capire quello che vuole dire. Forse grazie alla sua grandissima capacita di esprimere, semplice ma molto sensibile e viva.
Si può sentire anche gli odori del posto e del tempo.

Scrittore e viaggiatore.
Ha lasciato tante massime durante il suo viaggio che rimangono al mio cuore.
“Shopping. Nei paesi ricchi è diventato un modo di vivere; in quelli poveri un modo di sopravvivere”
“Ama chi sposi e non sposare chi ami”
“se mi capitasse di avere una tomba, mi piacerebbe che fosse una pietra con un incavo perché ci vengano a bere gli uccellini e con su scritto il nome, le due date d’obbligo e la parola 《viaggiatore》. ...ecc

Purtroppo pare che non gli piacque il nostro paese, che per lui è troppo modernizzato. Pochi giorni fa ho saputo anche un episodio suo che lui arrabiò con la distributore automatico a Mt. Fuji, montagna sacra. È tipico episodio suo^^

Non ho ancora letto tutto. Ma vorrei compiere a leggerli un giorno anche se ci impiega tanto tempo. Sarà veramente un grande compito e molto piacevole.

Eh... il pacco già sta qua. È arrivata ore fa e l’ho già aperto. Ma sapete quante pezzi in diviso questa mensola? Lo sapevo che questa è un tipo che si deve montare da soli, ma... 35 pezzi, 96 chiodi, ben 4 pagine di spiegazione... che faccio.. ora mi dedico tutto il mio sforzo per utilizzarla come una mensola concentrandomi.

Monday, May 5, 2008

Il matrimonio di mia sorellina, Sacchan

Il 29 Aprile. Mia sorellina, Sacchan si è sposata al mio paese, Niigata. Niigata, si trova a nord-ovesto del Giappone, una provincia fertile dove si producono ottimo riso e buon cibi circondata dal mare e anche dalla montagna
È stata una bellissima giornata splendida. Non solo i sposi ma anche tutti gli ospiti erano felicissimi con la loro nuova partenza della vita^^
Per me è stato il ritorno al mio paese dopo 1 anno e mezzo. Pensavo che sentissi come una straniera come mi è capitato 1 mese fa. Ma in relatà, è stato strano. Strano perché ho sentito tutto come al solito, come se abitassi là fino a ieri. Va Beh^^ questa volta parliamo della storia di una coppia nuova*

La notizia del loro matrimonio è arrivata da me inaspettativamente 6 mesi fa - precisamente, la notizia di “stanno per sposarsi?”- . A dire la verità non sapevo neanche il fatto che frequentavano(*O*)
La storia è cominciata all’improvviso.
Novembre del 2006, stavo per partire per l’Italia. Sorellina Sacchan mi ha mandato un SMS dicendo “Ti avverto, tra 2-3 giorni cenerò con un tuo amico”.
Era il primo incontro di loro.
Il sposo è un mio carissimo amico da anni, molto attivo e puro, gentilissimo. Non appena si sono conosciuti, lui si è già innamorato di lei e già stava pensando di sposarsi. Invece lei era troppo timida, anche se anche a lei è piaciuto, per lei era troppo presto e non sapeva come affrontare. Da quel momento in poi, cioè dal momento che il sposo ha già fatto la proposta di matrimonio e mi ha avvisato lei questa notizia vergognandosi 6 mesi fa, Niigata – Roma, siccome eravamo così lontane, ha cominciato a scrivermi il suo sentimento via e-mail.
Nella prima, era confusa. Nella seconda, era felice e aggitata...
Ogni volta che ho ricevuto la sua e-mail, mi venivano in mente i suoi ricordi sin da piccola.
(Eravamo birichine. Abbiamo fatto tanti scherzi insieme e siamo state rimproverate spesso.)
(Era una ragazza molto sportiva, si è appasionata a pallacanestro quando era studentessa di liceo. Piccola Sacchan, voleva diventare più alta e prendeva tanto latte nonostante non le piacesse. )
(Somigliamo non solo la faccia ma anche i vizi, quando ha bevuto il sake, ogni tanto ubriacava. Me lo ricordo ancora siamo tornate a casa insieme portandosi adosso. )

E ora, sta affrontando seriamente la decisione importante della vita.

Dopo dicine di messagi, mi ha scritto decisamente ;
“L’incontro può capitare sia inaspettativamente sia improvvisamente. Importante è non perdere il destino che si sente “questo!”. Ora serenamente sono molto felice che potrò camminare la nuova vita con lui.”
Negli stessi giorni anche il sposo mi ha scrito.
“Ti giuro. Renderò felice Sacchan.”
Immagino anche lui passava il tempo preoccupandosi. Ma le dedicava continuamente il suo cuore sincero...
Tutti i due sono mie carissime persone, ma ovviamente non è una cosa che può intervenire la terza persona, non potevo fare niente che osservare l’andamento.

Dopo 1 anno dall’incontro. La storia di una coppia ha così dato frutto e ha fatto vela.

Sono una piagnona e troppo emozionata, ahahah^^”

Carissimi Sacchan e Hideki-san, vi auguro moltissimi anni di felicità e in piena armonia*


*Allego una canzone che ha selezionato il sposo per il giorno di nozze.
“Tashikana Koto (たしかなこと)” da Oda Kazumasa(小田和正).

Tuesday, April 15, 2008

Sakura. Fujiyama, Sensou-ji



Sono già passate 2 settimane da quando sono arrivata a Tokyo. Il tempo vola
Come voi sapete, ero imbarazzata per ricominciare la vita in Giappone. Avevo troppa preoccupazione, troppi pensieri. Ma tempo cammina sempre ugualmente anche se si è sia in allegra sia in ansia.
Ho cominciato a lavorare il 1 Aprile. Fortunatamente l’agenzia dove lavoro io ha un’aria famigliare. Il direttore mi tratta come una sua figlia, tutti i colleghi sono simpatici e più o meno nella stessa generazione con me. Unica cosa che mi imbarazza è spesso vengono i clienti(?) dicendo
“Ah? Qui non è ristorante italiano?”
Perché esponiamo all’ingresso un insegna grande inadatta come un’agenzia di turismo.
Mi fa ridere ogni volta. Ma va bene così^^

Prima di partire dall’Italia, mi prendeva in giro una persona dicendo
“Lavorerai 13 ore al giorno e dormirai negli alberghi tipo aleveare perché non hai il treno per tornare.”
A dire la verità avevo paura anch’io. Ma in realtà l’agenzia non sggerisce il lavoro straordinario, ognuno pensa quello che si deve fare entro quel giorno. Attualmente ho il tempo di cucinare, fare una bella passeggiata.

Giorno dopo giorno mi abito l’aria, il profumo di qui. Se il tempo permette respiro profondamente sul viale Aoyama. Centro Tokyo, ma non è male.
Il vento morbido mi fa venire voglia di uscire da qualche parte. Sento come se fossi Matsuo Basho(松尾芭蕉), un poeta famosissimo di epoca Edo, sono uscita per adorare i miei luoghi sacri
-Sakura(桜), Fujiyama(富士山), Sensou-ji(浅草寺)-
Davanti a quei luoghi, non sento nessun rumore attorno. Sotto il silenzio totale potrei stare li anche per dicine di ore. Quando li ho trovato questa volta, erano più belli e più calmi che immaginavo. Ho chiesto loro :
“Perché ora mi sento così imbarazzata?”
Non mi hanno risposto. I petali rosa sono caduti e galleggiavano nell’aria in un momento con il vento improvviso. È il momento che mi affascina di più. Il monte sempre stava in silenzio a volte cambiando il suo colore con la luce del sole, a volte essendo coperto con le nuvole bianchissime. Sembra che abbia umore come noi umani, ma può darsi che sia solo la mia impressione^^” il tempio come sempre aveva l’atmosfera viva e popolare, si vende, si compra e si prega... e forse si potrebbe visitare solo per sentire. Per sentire l’aria delle giornate accumulate da centinaia di anni.

Avevo troppa paura. Paura di dovere cambiare il mio stile e la mia mente completamente prima possibile per adattarmi la vita nuova, che devo eliminare tutto quanto quello che mi hanno donato nella vita in Italia...
“Ma chi me lo chiesto?”
Nessuno.

“I ricordi importanti sono indelebili. Quelli dolorosi ancora di più. Quelli belli ti faranno invecchiare col sorriso, quelli brutti ti insegneranno ad affrontare la vita e ad apprezzarla. Conservali entrambi. Sono le pagine della tua vita.”
Una delle bellissime parole che mi hanno regalato prima della mia partenza.
... è proprio giusto.

“…ただいま(Sono tornata)”
Davanti a quei 3 luoghi sacri alla fine li ho potuto salutare tenendo tutte le care pagine mie.

Friday, March 28, 2008

Sono scomparsi “Internet Point“ da Shibuya?











Il 25 Marzo alle ore 16:00, finalmente l‘aereo e- arrivato a Narita Aeroporto puntualmente.
Dopo 1 anno e 4 mesi. Meta diventavo teso e mata sono rassicurata che sono arrivata in Giappone. Solo 1 anno e 4 mesi, ma mi senbrava che fossero 100 anni.
Forse ero troppo esagerata, ma e- stato veramente cosi-. Ho sentito come se fossi straniera e e ogni scena e ogni passo, guardando e camminando mi facevo riconoscere il mio paese.
Passando il corridoio sono apparsi davanti ai miei occhii grande manifesti di “Yokoso Japan” sui cui paesaggi sono bellissimi e commoventi ma nello stesso tempo sentivo che come se non appartenessi nessun parte. La gente che sono arrivati dai viaggi chiacchieravano sui ricordi piacevolmente, si, ognuno avra- la pagina importante facendo il viaggio. Come ora tengo carissime e importantissime cose nel tutto il mio cuore…
Quando sono uscita dall`aeroporto, e- gia- cominciato a farsi buio e davanti ai miei occhi e- apperta una scena di citta moderna, pulita con i palazzi elavorati e i neon luminosi, che una volta dovevo conoscere. Il Suttle bus e- partito per la stazione “Shinyurigaoka” ,dove allogero- per 3 settimane prima di trasferire all-appartamento. Quando ci siamo entrati il cuore della citta-, vi giuro, a dire la verita, mi e- venuta una brivida.. tanti grattacieli e la ruota panoramica illuminati.. una persona che e- venuta da una citta come Roma, sembra una citta troppo moderna.
Alla stazione “Shinyurigaoka”, il mio nuovo direttore mi aspettava con il sorriso caroloso. E con questo sorriso il mio teso e- all-improvvisamente sciolto.Ci siamo presentati per la prima volta di persona e era una persona come proprio immaginavo e mi ha detto lui anche stessa cosa.
L-alloggiamento dove lui mi ha preparato e- si chiama “Weekly – Mansion(ウィークリー・マンション)”, un tipo di alloggiamento in giappone con i mobiliali e i altri oggetti quotidiani tipo piatti, asiugamani, ecc con minimo necessicita-. Mentre invece solitamente gli appartamenti giapponesi non ha nessun queste cose e si deve trasferire con tutti I suoi oggetti personali. Insomma, per una persona come me che e- appena arrivata da fuori con solo una valigia, aiuta molto per iniziare la vita.

Il giorno dopo, ho preso il treno. Ero stupida, ma, tutte le cose sono come riabilitazione per me. Era giornata primavera bellissima e dal finestra gia- si vede i bellissimi “Sakura” fioriti.
Ho sceso “Omotesando”. Ho camminato e guardato attorno avendo paura come il giorno prima, ma sotto il cielo bellissimo di primavera, la passeggiata e- stata anzi piacevole.
(Avevo troppo haura di questa citta…)
Ho pensato.

A proposito, attualmente non ho il mio computer. Per usarlo, stavo pensando
“Basta cercarlo, e subito trovero- ”
Invece… ho trovato che sono scomparsi “Internet Point” da Shibuya!!!
Quando ho visitato questa zona l-ultima volta (se non sbaglio, 2 anni fa), si trovano ogni 100 metri “Internet Cafe”. Invece adesso… Incredibile!
Secondo della gente che mi ha spiegato sul questo, sono scomparsi perche- tante persone usvano questo posto come una tipo di alloggiamento(usavano tante ore e dormivano), che e- spiacevole per chi gestisce “Internet cafe” sia per guadagnare sia per il problema genica.

Dunque, sucusate veramente che vi ho fatto la notizia cosi tardi!!
Tipo questo shock durera- anche d-ora in poi, insomma non mi mancheranno argomenti e non ci sara- il tempo di riposare I miei occhi a mandorla.
(*Sucusate che non ho potuto scrivere subito le risposte dai vostri messaggi cari e ancora non posso scrivere in caratteri italiani. Piano piano sistemero-)

Monday, March 24, 2008

Il giorno della Partenza












È arrivato il giorno della mia partenza.
Alle 9:50 di mattina. Fino a ieri a Roma pioveva tanto, ma stamattina possiamo vedere un pochino sole, che mi aiuta di essere serena.
Dalla camera nostra l’ultima si sente la canzone che mi hanno regalato “Ora vai”.
Tante cose sono così care e è impossibile per me esprimere con le parole.
La mia camera, gli amici, non ci credo che stavo qua solo 1 anno e 4 mesi.

“Adesso finisci un capitolo della tua vita e sene apre un antro. Tutto tuo e tutto dipende da te.”
Mi hanno regalato tantissime parole che mi incoraggiano, tra di quelli mi viene in mente adesso queste parole.

Vi ringrazio infinitamente!

Dopo 24 ore, sarò già sulla terra del Giappone.
Sono veramente felice che ho potuto trascorre qui a Roma in questo periodo della mia vita.

Friday, February 15, 2008

La mia nuova vita comincerà a Aoyama, Tokyo?


Il 12 febbraio alle 11, stavo nella lobby del Hotel Metropole, Roma. Ero faccia a faccia con un signore dal Giappone e ho ricevuto una lettera di assunzione. E l’ho firmata.
Il mio prossimo posto di lavoro e il prossimo posto per vivere sono stati decisi in modo incredibilmente veloce.

La sede è a Aoyama, Tokyo. L'Agenzia si occupa di cultura italiana e viaggi per l’Italia. Siccome mi interessa moltissimo la loro attività, ho mandato il mio CV giorni fa.
Il giorno dopo ho ricevuto una telefonata internazionale dal direttore. Visto che eravamo così lontani, mi ha chiamato ben 3-4 volte per fare i colloqui telefonicamente. Non ci siamo visti neanche una volta. Ma ha già deciso.
Il mio piacere è stato grandissimo e ho ringraziato il direttore per essersi fidato di me solo con le conversazione telefoniche.

Giorni dopo un signore dall’agenzia è arrivato a Roma con la lettera.
"Questo signore davanti a me sarà il mio futuro collega…"
Ascoltando la sua spiegazione e parlando dei progetti futuri nella lobby del Hotel Metropole mi veniva in mente tale pensiero.
Forse ero ancora un po’ imbarazzata con questa bella notizia.

Avevo una sensazione strana. Fino a pochi giorni prima, cercavo 2 possibilità con tutta me stessa; sia la strada in Italia, sia la strada in Giappone, soprattutto mettendo più importanza a quella primaria.
Poi visto che è ovvio che la strada primaria è troppo difficile sotto le leggi, ho deciso di cambiare per quella secondaria.
E poi è già deciso...

Comincerò a lavorare dal 1° aprile in questa agenzia.
Anche se ancora ci vuole tempo per sistemare il mio cuore,
voglio camminare la mia nuova strada con decisione.

Friday, February 8, 2008

3 voli, 3 colloqui e i sentimenti che nascono dentro di me

Non ho mai avuto un periodo così intenso e così instabile nella mia vita.

Dopo aver ricevuto quella lettera dal commissariato, il mio cuore sempre dondolava e ho iniziato a preparare anche la vita in Giappone.
La possibilità è metà e metà. Ma anche se potrò ottenerlo, la scadenza verrà in luglio di quest’anno.

“Cerco di stare qua in qualche modo!”
“Meglio tornare in Giappone!”

Ogni giorno mi vengono in mente le decisioni così contrarie.
E anche se una volta decido, il giorno dopo già dondola.

Perché?
Perché la decisione non dipende dalla mia volontà.

Quando sono arrivata qua nel 2006, non avrei mai immaginato di provare sentimenti cosi profondi in futuro.
Ora qui ho troppe cose care…

Considerando che l’anno aziendale in Giappone inizia in aprile, attualmente ho prenotato 3 voli.

Per contattare con alcune agenzie giapponesi:
11 Marzo
24 Marzo

Solo per presentarmi al matrimonio di mia sorella:
23 Aprile (andata e ritorno)

Dovrò decidere in pochi giorni.

L’altro giorno un mio vecchio amico mi ha fatto una proposta di matrimonio.
“E così risolverà il tuo problema.”
La mia fragilità avrebbe potuto accettarlo, ma il mio istinto ha risposto immediatamente “No”.
Mentre gli rispondevo mi è venuta in mente una consapevolezza:
"Quante coppie decidono il matrimonio in tale occasione e con questo motivo…? Esisteranno."
Anche questo è una scelta della vita.

Sento che sto proprio davanti a un bivio.

Ultimamente ho fatto 3 colloqui, 2 con le agenzie giapponesi e 1 con l’ente italiano.

"Senza permesso di soggiorno che sto facendo?"
Rido di me ironicamente.

Faccio il meglio e dopo il destino arriverà da solo.

…………

A dire la verità, questo brano l'ho scritto giorni fa.

Ma siccome non avevo tempo di metterlo sul mio blog, lo lasciavo in sospeso. Sono già passati alcuni giorni, avrei potuto lasciar perdere come se non fosse successo niente.

Ma per me questo periodo era importantissimo e avrà grande significato nella mia vita futura. Volevo scriverlo e lasciarlo come una registrazione della mia vita italiana.

Il periodo confuso e i miei sentimenti sempre dondolavano, non sono mai stata così consapevole della “scelta di vita”.

Tra pochi giorni aggiornerò di nuovo.

A proposito, “scrivere” mi ha aiutato molto a tranquillizzarmi e per osservarmi obiettivamente.